
Perdita di capelli: cause, trattamenti e quando preoccuparsi
La perdita di capelli è un fenomeno che colpisce milioni di persone in tutto il mondo, influenzando non solo l’aspetto fisico ma anche l’autostima e il benessere psicologico.
Questo problema può manifestarsi in diverse forme, dalla caduta stagionale temporanea alle alopecie più severe e permanenti. Comprendere le cause, riconoscere i segnali d’allarme e conoscere i trattamenti disponibili è fondamentale per affrontare efficacemente questo disturbo che interessa sia uomini che donne di tutte le età.
Perdita capelli: il ciclo di vita naturale
I capelli seguono un ciclo di crescita naturale composto da tre fasi principali: anagen, catagen e telogen. La fase anagen, o di crescita, dura dai 2 ai 7 anni e durante questo periodo il capello cresce attivamente dalla radice. La fase catagen è una fase di transizione che dura circa 2-3 settimane, durante la quale la crescita si ferma e il follicolo si restringe. Infine, la fase telogen è il periodo di riposo che dura circa 3 mesi, al termine del quale il capello cade naturalmente per far posto a uno nuovo.
È completamente normale perdere tra 50 e 100 capelli al giorno, poiché questo fa parte del naturale processo di rinnovamento. Tuttavia, quando la perdita supera questa soglia o quando il numero di capelli che cadono non viene compensato dalla crescita di nuovi capelli, si può parlare di perdita di capelli patologica. La comprensione di questo ciclo è essenziale per distinguere tra caduta fisiologica e problematica.
Fattori come età, genetica, ormoni, stagioni e stato di salute generale possono influenzare la durata e l’intensità di ciascuna fase del ciclo. In autunno e primavera, ad esempio, è normale osservare un aumento della caduta dovuto ai cambiamenti stagionali che influenzano i ritmi biologici e la produzione ormonale.
Cause della perdita di capelli: fattori principali
L’alopecia androgenetica rappresenta la causa più comune di perdita di capelli, colpendo circa l’80% degli uomini e il 50% delle donne nel corso della vita. Questa condizione è causata dalla sensibilità genetica del follicolo pilifero al diidrotestosterone (DHT), un ormone derivato dal testosterone. Il DHT provoca la miniaturizzazione progressiva dei follicoli, rendendo i capelli sempre più sottili e corti fino alla loro completa scomparsa.
Le cause ormonali includono anche squilibri tiroidei, sindrome dell’ovaio policistico, cambiamenti ormonali durante la gravidanza e la menopausa. Durante la gravidanza, molte donne sperimentano capelli più folti a causa degli alti livelli di estrogeni, seguiti da una caduta post-partum quando gli ormoni tornano ai livelli normali.
Lo stress fisico e psicologico può causare telogen effluvium, una forma di perdita diffusa che si manifesta 2-3 mesi dopo l’evento scatenante. Interventi chirurgici, malattie acute, diete drastiche, febbre alta, traumi emotivi e farmaci possono tutti scatenare questo tipo di caduta. Fortunatamente, il telogen effluvium è spesso reversibile una volta eliminata la causa scatenante.
Quando preoccuparsi per la perdita di capelli
È importante consultare un dermatologo o un tricologo quando la perdita di capelli supera i 100 capelli al giorno per un periodo prolungato, quando si notano chiazze calve o zone diradate, o quando la perdita è accompagnata da sintomi come prurito, dolore, arrossamento del cuoio capelluto o presenza di squame. Questi segni possono indicare condizioni che richiedono trattamento medico specifico.
L’alopecia areata, una malattia autoimmune che causa perdita di capelli a chiazze circolari, richiede valutazione medica immediata. Questa condizione può progredire rapidamente e, nei casi più gravi, può portare alla perdita completa dei capelli del cuoio capelluto (alopecia totalis) o di tutto il corpo (alopecia universalis).
Altri segnali d’allarme includono perdita di capelli associata a febbre, perdita di peso inspiegabile, alterazioni delle unghie, eruzioni cutanee o altri sintomi sistemici che potrebbero indicare malattie autoimmuni, infezioni o disturbi nutrizionali. La perdita improvvisa e severa di capelli in giovane età dovrebbe sempre essere valutata professionalmente.
Tipi di alopecia: classificazione e caratteristiche
L’alopecia androgenetica si manifesta diversamente negli uomini e nelle donne. Negli uomini tipicamente inizia con un arretramento dell’attaccatura frontale e un diradamento del vertice, seguendo il pattern di Hamilton-Norwood. Nelle donne si presenta più spesso come diradamento diffuso nella zona centrale del cuoio capelluto, seguendo il pattern di Ludwig.
L’alopecia areata è caratterizzata da perdita improvvisa di capelli in chiazze rotonde o ovalari ben demarcate. Può colpire qualsiasi area del corpo dove crescono peli e può progredire verso forme più estese. La causa è autoimmune e spesso si associa ad altre condizioni autoimmuni come vitiligo, tiroidite o diabete tipo 1.
L’alopecia cicatriziale comporta la distruzione permanente dei follicoli piliferi con formazione di tessuto cicatriziale. Questo tipo include varie condizioni come lichen planopilaris, lupus discoide e alopecia fibrosante frontale. La diagnosi precoce è cruciale perché la perdita è irreversibile. L’effluvium telogen si manifesta con diradamento diffuso e generalmente reversibile.

Trattamenti farmacologici per la perdita di capelli
Il minoxidil è un farmaco topico approvato per il trattamento dell’alopecia androgenetica sia maschile che femminile. Disponibile in concentrazioni del 2% e 5%, stimola la crescita dei capelli e prolunga la fase anagen. I risultati diventano visibili dopo 3-6 mesi di uso costante e il trattamento deve essere continuato per mantenere i benefici.
La finasteride è un inibitore della 5-alfa-reduttasi approvato per il trattamento dell’alopecia androgenetica maschile. Riduce i livelli di DHT nel cuoio capelluto rallentando la progressione della caduta e, in alcuni casi, favorendo la ricrescita. È controindicata nelle donne in età fertile per il rischio di malformazioni fetali.
Altri trattamenti includono la dutasteride, più potente della finasteride ma non specificamente approvata per l’alopecia, spironolactone per le donne con componente androgenica, e corticosteroidi per l’alopecia areata. Nuovi farmaci come i JAK-inibitori stanno mostrando risultati promettenti per forme severe di alopecia areata.
Terapie avanzate e procedure mediche
Il trapianto di capelli rappresenta una soluzione definitiva per l’alopecia androgenetica avanzata. Le tecniche moderne come FUE (Follicular Unit Extraction) e FUT (Follicular Unit Transplantation) permettono di ottenere risultati naturali e duraturi. La scelta della tecnica dipende dall’estensione dell’alopecia, dalla qualità della zona donatrice e dalle preferenze del paziente.
La terapia con plasma ricco di piastrine (PRP) stimola la crescita dei capelli attraverso i fattori di crescita contenuti nelle piastrine. Il trattamento prevede il prelievo di sangue del paziente, la centrifugazione per concentrare le piastrine e l’iniezione nel cuoio capelluto. Sono necessarie più sedute e i risultati variano da persona a persona.
La mesoterapia del cuoio capelluto utilizza microiniezioni di vitamine, minerali, aminoacidi e altri nutrienti direttamente nei follicoli. La microneedling e la laserterapia a bassa intensità sono altre opzioni non invasive che possono stimolare la circolazione e la crescita dei capelli. L’efficacia di queste terapie è variabile e spesso vengono utilizzate in combinazione con altri trattamenti.
Rimedi naturali e integratori
Diversi integratori possono supportare la salute dei capelli fornendo nutrienti essenziali per la loro crescita. La biotina, ferro, zinco, vitamine del gruppo B, vitamina D e aminoacidi come la cistina sono importanti per la sintesi della cheratina. Tuttavia, l’integrazione è efficace principalmente in caso di carenze nutrizionali documentate.
Il saw palmetto è un estratto vegetale che può avere proprietà anti-DHT simili alla finasteride, ma con effetti più blandi. Altri rimedi naturali includono olio di rosmarino, che in alcuni studi ha mostrato efficacia paragonabile al minoxidil 2%, e caffeina topica che può stimolare la microcircolazione del cuoio capelluto.
Oli essenziali come quelli di lavanda, menta piperita e cedro possono essere utilizzati per massaggi del cuoio capelluto, sempre diluiti in oli vettore per evitare irritazioni. Maschere naturali a base di ingredienti come avocado, uova, miele e aloe vera possono migliorare l’aspetto e la maneggevolezza dei capelli esistenti, ma non hanno effetti documentati sulla ricrescita.
Prevenzione della perdita di capelli
La prevenzione inizia con uno stile di vita sano che include una dieta equilibrata ricca di proteine, ferro, vitamine e minerali. Evitare diete drastiche e mantenere un peso stabile previene il telogen effluvium. La gestione dello stress attraverso tecniche di rilassamento, esercizio fisico regolare e sonno adeguato è importante per la salute generale del capello.
Cure appropriate del cuoio capelluto includono l’uso di shampoo delicati, evitare lavaggi eccessivi, non strofinare vigorosamente i capelli bagnati e limitare l’uso di strumenti di styling ad alta temperatura. Acconciature troppo strette che esercitano trazione costante sui capelli possono causare alopecia da trazione, una forma prevenibile di perdita.
La protezione dal sole, l’uso di cappelli o prodotti con filtri UV, e l’evitare trattamenti chimici aggressivi come permanenti e decolorazioni frequenti aiutano a mantenere l’integrità del fusto del capello. Controlli dermatologici regolari permettono di identificare precocemente problemi del cuoio capelluto e iniziare trattamenti tempestivi.
Aspetti psicologici della perdita di capelli
La perdita di capelli può avere un impatto psicologico significativo, causando ansia, depressione, perdita di autostima e isolamento sociale. Questo è particolarmente vero per le donne, per le quali i capelli spesso rappresentano un importante elemento di identità e femminilità. È importante riconoscere questi aspetti e cercare supporto quando necessario.
Il supporto psicologico può essere utile per affrontare l’impatto emotivo della perdita di capelli. Terapie cognitive-comportamentali possono aiutare a sviluppare strategie di coping e migliorare l’accettazione. Gruppi di supporto, sia online che in presenza, permettono di condividere esperienze con persone che affrontano problemi simili.
Alternative estetiche come parrucche, extension, microfibre di cheratina e trucco per il cuoio capelluto possono migliorare l’aspetto e la fiducia in se stessi durante il trattamento o quando questo non è possibile. La scelta di taglio e acconciatura appropriati può camuffare efficacemente aree diradate e migliorare l’aspetto generale.