
Il bruxismo, come smettere di farlo: cause, sintomi e trattamenti
Il bruxismo rappresenta una parafunzione orale caratterizzata dal digrignamento, serramento o sfregamento involontario dei denti, che si verifica prevalentemente durante il sonno. Questo disturbo può causare significativi danni dentali e problemi articolari se non adeguatamente trattato.
Cos’è il bruxismo

Il bruxismo è un’attività muscolare ripetitiva dei muscoli masticatori caratterizzata dal digrignamento o serramento dei denti. Questa parafunzione può manifestarsi durante il sonno (bruxismo notturno) o da svegli (bruxismo diurno).
Il bruxismo del sonno rappresenta la forma più comune e dannosa, poiché avviene in modo completamente involontario e con forze maggiori rispetto alla masticazione normale. Durante il sonno, il controllo cosciente dei muscoli masticatori è assente, permettendo contrazioni molto intense.
La prevalenza del bruxismo varia secondo l’età: colpisce circa il 14-20% dei bambini, l’8-10% degli adulti e tende a diminuire negli anziani. Può interessare sia uomini che donne con frequenza simile.
Il termine bruxismo deriva dal greco “brychein” che significa digrignare i denti. Questa condizione è considerata un disturbo del movimento correlato al sonno e può associarsi ad altri disturbi come apnee notturne o movimenti periodici degli arti.
Come ci si accorge se si soffre di bruxismo
Riconoscere il bruxismo può essere difficile poiché spesso avviene durante il sonno. I primi segnali includono il risveglio con dolore ai muscoli masticatori, tensione alla mandibola o cefalea mattutina.
I partner spesso sono i primi a notare i rumori di digrignamento durante la notte, descritti come suoni strascicati o di “grattugia”. Questi rumori possono essere abbastanza intensi da disturbare il sonno di chi dorme accanto.
L’usura dentale rappresenta un segno obiettivo importante: i denti mostrano superfici piatte, scheggiate o fratturate. L’usura è tipicamente simmetrica e coinvolge principalmente i denti posteriori, ma può estendersi a quelli anteriori.
Altri segni clinici includono l’ipertrofia dei muscoli masseteri, visibile come ingrossamento delle guance, sensibilità dentale aumentata e indentazioni sui bordi della lingua causate dalla pressione contro i denti.
Sintomi del bruxismo
I sintomi del bruxismo possono essere suddivisi in orali, muscolari e articolari. Il dolore ai muscoli masticatori rappresenta uno dei sintomi più comuni, spesso descritto come tensione o affaticamento muscolare.
La cefalea di tipo tensivo è frequente, tipicamente localizzata alle tempie e alla regione frontale. Questo dolore è spesso più intenso al risveglio e può persistere per alcune ore dopo l’episodio di bruxismo notturno.
Il dolore articolare a livello dell’articolazione temporo-mandibolare (ATM) può manifestarsi durante l’apertura della bocca, la masticazione o lo sbadiglio. In alcuni casi si percepiscono rumori articolari come click o scrosci.
I disturbi del sonno sono comuni: risvegli frequenti, sonno non ristoratore e stanchezza mattutina possono essere conseguenti agli episodi di bruxismo notturno che frammentano le fasi del sonno.
Cause del bruxismo
Le cause del bruxismo sono multifattoriali e non completamente comprese. Fattori centrali neurologici, locali occlusali, psicosociali e sistemici contribuiscono allo sviluppo di questa parafunzione.
Lo stress e l’ansia rappresentano fattori scatenanti importanti, specialmente per il bruxismo diurno. Situazioni di tensione emotiva, pressione lavorativa o problemi personali possono aumentare l’attività muscolare masticatoria involontaria.
I disturbi del sonno come apnee ostruttive, movimenti periodici degli arti o arousal ricorrenti sono spesso associati al bruxismo notturno. Questi disturbi possono condividere meccanismi neurobiologici comuni.
Alcuni farmaci possono indurre o peggiorare il bruxismo: antidepressivi SSRI, antipsicotici, stimolanti e alcuni anticonvulsivanti. Anche sostanze come caffeina, alcol e nicotina possono influenzare l’attività bruxista.
Cosa fare per guarire dal bruxismo
Il trattamento del bruxismo richiede un approccio multidisciplinare che coinvolge dentisti, medici del sonno e, quando necessario, psicologi. L’obiettivo principale è proteggere i denti dai danni e ridurre i sintomi associati.
Le placche occlusali o bite notturni rappresentano il trattamento di prima linea per proteggere i denti dall’usura. Questi dispositivi creano una barriera protettiva tra le arcate dentarie e distribuiscono uniformemente le forze masticatorie.
La gestione dello stress attraverso tecniche di rilassamento, terapia cognitivo-comportamentale o pratiche meditative può essere efficace, specialmente nel bruxismo associato a fattori psicosociali.
La correzione dei disturbi del sonno sottostanti, quando presenti, può ridurre significativamente gli episodi di bruxismo. Ciò può includere il trattamento delle apnee notturne o l’ottimizzazione dell’igiene del sonno.
Cosa succede se non curi il bruxismo
Le conseguenze del bruxismo non trattato possono essere significative e progressive. L’usura dentale continua può portare alla perdita di sostanza dentale, fratture e necessità di restauri protesici complessi.
I danni all’articolazione temporo-mandibolare possono diventare permanenti, con limitazione dell’apertura della bocca, dolore cronico e disturbi funzionali che compromettono la masticazione e la fonazione.
L’ipertrofia muscolare dei muscoli masticatori può alterare l’estetica del viso, mentre il dolore cronico può compromettere la qualità della vita e le attività quotidiane.
A lungo termine, il bruxismo severo può richiedere riabilitazioni protesiche estensive, con costi economici e biologici considerevoli per il ripristino della funzione orale.
Come posso smettere di bruxare
Smettere di bruxare completamente può essere difficile poiché si tratta di un’attività involontaria, ma esistono strategie efficaci per ridurne l’intensità e la frequenza.
Le tecniche di rilassamento praticate prima di coricarsi possono ridurre la tensione muscolare. Esercizi di rilassamento muscolare progressivo, respirazione profonda e stretching dei muscoli del collo e delle spalle sono particolarmente utili.
La consapevolezza diurna aiuta a riconoscere e interrompere episodi di serramento o digrignamento durante la veglia. Posizionare promemoria visivi può aumentare l’attenzione su queste parafunzioni.
L’ottimizzazione dell’ambiente del sonno include mantenere orari regolari, evitare stimolanti nelle ore serali, creare un ambiente tranquillo e confortevole per favorire un sonno di qualità.
Trattamenti odontoiatrici
I trattamenti odontoiatrici per il bruxismo includono dispositivi protettivi, correzioni occlusali e riabilitazione dei danni esistenti. Il bite notturno rimane il dispositivo più utilizzato ed efficace.
Le placche occlusali possono essere rigide o morbide, con indicazioni specifiche per ogni tipo. Le placche rigide sono generalmente preferite per la loro durata e capacità di protezione, mentre quelle morbide possono essere utili in casi selezionati.
La correzione occlusale attraverso molaggio selettivo, ortodonzia o protesi può essere indicata quando esistono interferenze occlusali significative che contribuiscono al bruxismo.
La riabilitazione protesica dei denti danneggiati può includere restauri diretti, corone o faccette per ripristinare l’anatomia dentale e la funzione masticatoria compromesse dal bruxismo cronico.
Prevenzione del bruxismo
La prevenzione del bruxismo si basa principalmente sulla gestione dei fattori di rischio modificabili e sull’adozione di stili di vita che favoriscono il benessere generale e la qualità del sonno.
La gestione dello stress attraverso attività fisica regolare, hobby rilassanti, tecniche di meditazione o supporto psicologico può ridurre significativamente il rischio di sviluppare bruxismo.
L’igiene del sonno include orari regolari di riposo, ambiente confortevole, evitare stimolanti nelle ore serali e creare routine rilassanti prima di coricarsi.
La riduzione del consumo di caffeina, alcol e nicotina può contribuire a migliorare la qualità del sonno e ridurre l’attivazione del sistema nervoso simpatico durante la notte.
Bruxismo nei bambini
Il bruxismo pediatrico è relativamente comune e spesso considerato una fase transitoria dello sviluppo. Tuttavia, alcuni bambini possono sviluppare forme persistenti che richiedono attenzione.
Nei bambini piccoli, il bruxismo può essere associato alla crescita e allo sviluppo dell’occlusione. Spesso si risolve spontaneamente con l’eruzione dei denti permanenti e la maturazione delle funzioni orali.
I fattori scatenanti nei bambini includono stress, ansia, iperattività, problemi respiratori come adenoidi ingrossate o allergie. Il trattamento si concentra sull’identificazione e correzione di questi fattori.
Il monitoraggio da parte del pediatra e del dentista pediatrico è importante per valutare l’evoluzione del bruxismo e intervenire tempestivamente se necessario, specialmente in presenza di usura dentale significativa.
Approcci alternativi e complementari
Gli approcci complementari al trattamento del bruxismo possono essere utili come terapie aggiuntive. L’agopuntura ha mostrato risultati promettenti nella riduzione dell’attività bruxista in alcuni studi.
Le terapie manuali come osteopatia o fisioterapia specializzata possono aiutare a rilassare i muscoli masticatori e cervicali, migliorando la postura e riducendo le tensioni muscolari.
L’omeopatia e la fitoterapia sono utilizzate da alcuni pazienti, sebbene le evidenze scientifiche siano limitate. Rimedi naturali per il rilassamento come camomilla, valeriana o passiflora possono favorire un sonno più tranquillo.
Il biofeedback e le tecniche di neurofeedback rappresentano approcci innovativi che insegnano al paziente a riconoscere e controllare l’attività muscolare involontaria, con risultati incoraggianti in letteratura.