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Breath Test: cos’è, come funziona e quando è necessario

Il breath test è un esame diagnostico non invasivo che permette di identificare diverse condizioni mediche attraverso l’analisi del respiro. Questa metodica si basa sulla misurazione di specifici gas presenti nell’aria espirata dal paziente, offrendo informazioni preziose su intolleranze alimentari, infezioni batteriche e disturbi dell’apparato digerente.

Come funziona il Breath test

Il principio alla base del breath test è semplice ma efficace: quando determinate sostanze vengono metabolizzate nell’organismo, producono gas che vengono eliminati attraverso i polmoni e quindi il respiro. L’esame consiste nel far soffiare il paziente in un apposito dispositivo che raccoglie campioni di aria espirata a intervalli regolari.

La procedura standard prevede una prima raccolta del campione basale, seguita dalla somministrazione di una sostanza specifica (come lattosio, fruttosio o glucosio). Successivamente, vengono effettuate altre raccolte di campioni a intervalli prestabiliti, solitamente ogni 30 minuti per un periodo che può variare da 2 a 4 ore.

Durante l’esame, il paziente rimane seduto e a riposo. Non è richiesta alcuna manovra particolare se non quella di soffiare nell’apposito strumento quando richiesto dal personale sanitario.

Tipologie di breath test disponibili

Esistono diverse varianti di questo esame, ciascuna progettata per diagnosticare specifiche condizioni:

Il breath test al lattosio è utilizzato per diagnosticare l’intolleranza lattosio, una condizione caratterizzata dall’incapacità di digerire correttamente lo zucchero presente nel latte. Durante questo test viene somministrato lattosio e si misura la produzione di idrogeno nel respiro.

Il breath test al fruttosio serve invece per identificare il malassorbimento del fruttosio, uno zucchero naturalmente presente nella frutta e in molti alimenti dolcificati. L’esame rileva se l’organismo ha difficoltà nell’assorbire questo carboidrato.

Il breath test al glucosio permette di diagnosticare la contaminazione batterica dell’intestino tenue, nota come SIBO (Small Intestinal Bacterial Overgrowth). Questa condizione si verifica quando i batteri proliferano eccessivamente nel tratto intestinale superiore.

Il breath test al lattulosio viene utilizzato per valutare il tempo di transito oro-cecale, ovvero il tempo impiegato dal cibo per attraversare l’intestino tenue e raggiungere il colon.

Tipi di Breath Test
Tipo di test Sostanza somministrata Cosa diagnostica Durata
Breath test al lattosio Lattosio Intolleranza al lattosio 3-4 ore
Breath test al fruttosio Fruttosio Malassorbimento del fruttosio 3-4 ore
Breath test al glucosio Glucosio SIBO (sovracrescita batterica intestinale) 2-3 ore
Breath test al lattulosio Lattulosio Tempo di transito intestinale / SIBO 3-4 ore

Quando è indicato sottoporsi all’esame

Il medico può prescrivere un breath test in presenza di sintomi gastrointestinali ricorrenti che suggeriscono possibili intolleranze o disturbi digestivi. I segnali più comuni includono gonfiore addominale persistente, meteorismo, crampi intestinali, diarrea o alternanza tra stipsi e diarrea.

Questo esame risulta particolarmente utile quando i disturbi compaiono dopo aver consumato determinati alimenti. Se dopo aver bevuto latte o mangiato latticini si manifestano disturbi intestinali, potrebbe essere opportuno effettuare un breath test al lattosio. Allo stesso modo, se i sintomi emergono dopo aver consumato frutta o dolci, potrebbe essere indicato un test per il fruttosio.

Il breath test rappresenta anche un valido strumento per chi soffre di sindrome dell’intestino irritabile e desidera escludere o confermare la presenza di intolleranze alimentari o sovracrescita batterica intestinale.

Preparazione all’esame

Una corretta preparazione è fondamentale per garantire l’accuratezza dei risultati. Nelle quattro settimane precedenti l’esame è necessario evitare l’assunzione di antibiotici, poiché questi farmaci possono alterare la flora batterica intestinale e influenzare l’esito del test.

Nei giorni immediatamente precedenti l’esame, è importante seguire alcune raccomandazioni alimentari. La sera prima del test si consiglia di consumare un pasto leggero a base di riso bollito e carne o pesce ai ferri, evitando condimenti elaborati.

Il giorno dell’esame è necessario presentarsi a digiuno da almeno 8-12 ore. Non è consentito fumare, masticare gomme o caramelle nelle ore precedenti, poiché queste abitudini possono alterare la composizione dei gas nel respiro.

Nelle 12 ore prima dell’esame è importante astenersi da attività fisica intensa e nelle 24 ore precedenti occorre evitare alcuni alimenti specifici come legumi, pasta, pane, latticini, dolci, frutta e verdura.

Preparazione al Breath Test – Checklist
Tempistica Cosa FARE Cosa NON FARE
4 settimane prima Consultare il medico per i farmaci abituali ❌ Assumere antibiotici
24 ore prima Evitare: legumi, pasta, pane, latticini, dolci, frutta, verdura ❌ Consumare alimenti fermentabili
12 ore prima Digiuno completo (solo acqua naturale) ❌ Attività fisica intensa
La sera prima Cena leggera: riso bollito + carne/pesce ai ferri ❌ Condimenti elaborati
Il giorno dell’esame Presentarsi a digiuno ❌ Fumare, gomme, caramelle

Vantaggi del breath test

Questo esame diagnostico presenta numerosi vantaggi rispetto ad altre metodiche. Innanzitutto è completamente non invasivo: non richiede prelievi di sangue, endoscopie o altre procedure che possono risultare fastidiose per il paziente.

La procedura è indolore e priva di rischi, adatta anche a bambini e donne in gravidanza previa valutazione medica. Non comporta l’esposizione a radiazioni e non richiede l’utilizzo di farmaci particolari oltre alla sostanza da testare.

I risultati sono generalmente affidabili e permettono di orientare il medico verso una diagnosi precisa, favorendo l’adozione di un percorso terapeutico o di modifiche alimentari mirate.

Interpretazione dei risultati

L’analisi dei campioni di respiro raccolti durante l’esame permette di misurare la concentrazione di specifici gas, principalmente idrogeno e metano. Un aumento significativo di questi gas dopo la somministrazione della sostanza testata indica che l’organismo non è in grado di digerirla o assorbirla correttamente.

Nel caso del breath test per il lattosio, un incremento dell’idrogeno superiore a 20 parti per milione rispetto al valore basale suggerisce la presenza di intolleranza. Valori simili si applicano anche agli altri test, sebbene i parametri di riferimento possano variare leggermente.

È importante sottolineare che l’interpretazione dei risultati deve sempre essere effettuata da un medico specialista, che valuterà i dati in relazione ai sintomi del paziente e alla sua storia clinica.

Cosa fare dopo il test

Una volta completato l’esame, il paziente può riprendere immediatamente le normali attività quotidiane e l’alimentazione abituale. Non sono previsti effetti collaterali particolari, ad eccezione della possibile comparsa temporanea dei sintomi tipici legati all’intolleranza testata.

Se il test conferma la presenza di un’intolleranza o di un disturbo digestivo, il passo successivo consiste nell’adottare le modifiche necessarie alla dieta. Nel caso dell’intolleranza al lattosio, sarà necessario ridurre o eliminare latte e derivati, mentre per il malassorbimento del fruttosio occorrerà limitare il consumo di frutta e alimenti contenenti questo zucchero.

In presenza di sovracrescita batterica intestinale, il medico potrebbe prescrivere una terapia antibiotica specifica accompagnata da probiotici per ripristinare l’equilibrio della flora intestinale.

Limitazioni e considerazioni

Nonostante la sua utilità, il breath test presenta alcune limitazioni che è importante conoscere. L’accuratezza dell’esame può essere influenzata da diversi fattori, tra cui il mancato rispetto delle norme di preparazione, l’assunzione recente di antibiotici o l’uso di farmaci che modificano la motilità intestinale.

In alcuni casi, il test può dare risultati falsi positivi o falsi negativi. Per questo motivo, la diagnosi definitiva dovrebbe sempre considerare anche la sintomatologia clinica del paziente e, quando necessario, essere confermata con ulteriori accertamenti.

Il breath test rappresenta uno strumento diagnostico prezioso per identificare intolleranze alimentari e disturbi digestivi in modo semplice e non invasivo. Grazie alla sua facilità di esecuzione e all’assenza di rischi, costituisce spesso la prima scelta per indagare problematiche gastrointestinali legate all’alimentazione, permettendo di migliorare significativamente la qualità di vita dei pazienti attraverso interventi mirati.