Le gengive sanguinanti: quali cause possono provocarle
Il sanguinamento delle gengive è un problema molto comune che può manifestarsi durante lo spazzolamento dei denti, l’uso del filo interdentale o anche spontaneamente. Sebbene possa sembrare un disturbo banale, le gengive che sanguinano rappresentano spesso il primo segnale di un problema di salute orale che non dovrebbe essere trascurato.
Cos’è il sanguinamento gengivale
Il sanguinamento gengivale si verifica quando i piccoli vasi sanguigni presenti nel tessuto gengivale si rompono facilmente, causando la fuoriuscita di sangue. In condizioni normali, le gengive sono di colore rosa chiaro, compatte e non sanguinano nemmeno quando vengono sollecitate durante le normali operazioni di igiene orale.
Quando le gengive sono infiammate, diventano più morbide, gonfie e assumono un colore rosso intenso. I tessuti infiammati sono più fragili e ricchi di vasi sanguigni dilatati, il che li rende molto più suscettibili al sanguinamento anche con stimoli minimi.
Il sangue può apparire come una leggera colorazione rosa dell’acqua durante il risciacquo dopo lo spazzolamento, oppure può essere più abbondante, lasciando tracce evidenti sullo spazzolino o sul filo interdentale. In alcuni casi, il sanguinamento può essere così intenso da verificarsi spontaneamente, senza alcuna sollecitazione esterna.
Cause comuni
La causa più frequente di gengive sanguinanti è la gengivite, un’infiammazione superficiale delle gengive causata dall’accumulo di placca batterica. La placca è una pellicola appiccicosa e incolore composta da batteri che si forma costantemente sui denti. Se non viene rimossa regolarmente attraverso una corretta igiene orale, la placca irrita le gengive provocando infiammazione.
Quando la gengivite non viene trattata, può evolvere in parodontite, una forma più grave di malattia gengivale che colpisce non solo le gengive ma anche le strutture di supporto del dente, compreso l’osso. La parodontite può causare la formazione di tasche gengivali profonde, il ritiro delle gengive e, nei casi avanzati, la perdita dei denti.
Una tecnica di spazzolamento troppo aggressiva può danneggiare le gengive e causare sanguinamento. Usare uno spazzolino con setole troppo dure o esercitare una pressione eccessiva durante lo spazzolamento può traumatizzare i tessuti gengivali.
I cambiamenti ormonali rappresentano un’altra causa significativa. Durante la gravidanza, la pubertà o la menopausa, le fluttuazioni ormonali rendono le gengive più sensibili e suscettibili all’infiammazione. La gengivite gravidica colpisce molte donne in attesa, causando gengive gonfie e sanguinanti.
Alcuni farmaci possono aumentare il rischio di sanguinamento gengivale. Gli anticoagulanti come warfarin, aspirina o i nuovi anticoagulanti orali rendono il sangue meno propenso a coagulare, facilitando il sanguinamento. Alcuni farmaci antipertensivi e immunosoppressori possono causare iperplasia gengivale, un ingrossamento anomalo delle gengive che le rende più vulnerabili.
Le carenze vitaminiche, in particolare di vitamina C e vitamina K, possono provocare fragilità dei vasi sanguigni e problemi di coagulazione, manifestandosi anche con sanguinamento gengivale.
Il fumo di sigaretta compromette significativamente la salute delle gengive. La nicotina riduce l’afflusso di sangue ai tessuti gengivali, mascherando paradossalmente il sanguinamento nelle fasi iniziali ma aggravando la malattia parodontale.
Il diabete non controllato aumenta il rischio di infezioni, comprese quelle gengivali, e può causare gengive sanguinanti. Le persone diabetiche hanno maggiori probabilità di sviluppare malattie gengivali gravi.
Le protesi dentarie mal adattate o gli apparecchi ortodontici possono irritare le gengive causando infiammazione e sanguinamento locale.
Malattie sistemiche come leucemia, disturbi della coagulazione del sangue o altre patologie ematologiche possono manifestarsi con sanguinamento gengivale spontaneo e persistente.
Quando preoccuparsi
Non tutto il sanguinamento gengivale richiede un intervento medico immediato, ma esistono situazioni in cui è necessario consultare rapidamente un dentista o un medico. Se il sanguinamento è abbondante e non si arresta dopo alcuni minuti di pressione con una garza, è importante cercare assistenza professionale.
Il sanguinamento spontaneo che si verifica senza alcuna causa apparente, come durante il riposo o mentre si parla, merita particolare attenzione e dovrebbe essere valutato da un professionista.
Se insieme al sanguinamento compaiono altri sintomi come febbre, malessere generale, ecchimosi spontanee in altre parti del corpo, sanguinamento dal naso frequente o lividi che compaiono facilmente, è necessario consultare un medico per escludere problemi sistemici.
Le gengive che sanguinano persistentemente nonostante un’igiene orale migliorata e accurata per più di due settimane dovrebbero essere valutate da un dentista. Questo potrebbe indicare la presenza di parodontite o altri problemi che richiedono trattamento professionale.
Il dolore intenso associato al sanguinamento, specialmente se accompagnato da gonfiore pronunciato o presenza di pus, può indicare un’infezione acuta che necessita di cure immediate.
Se si assumono farmaci anticoagulanti e si nota un aumento del sanguinamento gengivale rispetto alla norma, è opportuno informare il medico curante per valutare eventuali aggiustamenti terapeutici.
Che vitamina manca se sanguinano le gengive
La carenza di vitamina C, nota anche come acido ascorbico, è storicamente associata al sanguinamento gengivale. Nei casi gravi di deficit prolungato, si sviluppa lo scorbuto, una malattia caratterizzata da gengive gonfie, sanguinanti e friabili, insieme ad altri sintomi sistemici.
La vitamina C è essenziale per la sintesi del collagene, una proteina fondamentale per mantenere l’integrità dei vasi sanguigni e dei tessuti connettivi, comprese le gengive. Senza un’adeguata quantità di vitamina C, i vasi sanguigni diventano fragili e tendono a rompersi facilmente, causando sanguinamento.
Nei paesi sviluppati, lo scorbuto conclamato è raro, ma carenze subcliniche di vitamina C possono contribuire a problemi gengivali. Persone con diete povere di frutta e verdura fresca, fumatori che hanno un aumentato fabbisogno di vitamina C, anziani con alimentazione inadeguata e persone con disturbi dell’assorbimento intestinale sono a maggior rischio.
La vitamina K è un’altra vitamina cruciale per la coagulazione del sangue. Una sua carenza può manifestarsi con facilità al sanguinamento, compreso quello gengivale. La vitamina K si trova principalmente nelle verdure a foglia verde come spinaci, cavolo riccio e broccoli, e viene anche prodotta dai batteri intestinali.
I neonati sono particolarmente vulnerabili alla carenza di vitamina K, motivo per cui viene somministrata routinariamente alla nascita. Negli adulti, la carenza può verificarsi in caso di malassorbimento intestinale, uso prolungato di antibiotici ad ampio spettro che alterano la flora batterica intestinale, o in presenza di malattie epatiche.
Le vitamine del gruppo B, in particolare B12 e acido folico, sono importanti per la salute dei tessuti che si rigenerano rapidamente, come quelli della mucosa orale. Una loro carenza può contribuire a infiammazione gengivale e sanguinamento.
Come bloccare il sangue che esce dalle gengive
Quando le gengive sanguinano, esistono alcune manovre immediate che possono aiutare a fermare l’emorragia. Applicare una pressione diretta sulla zona sanguinante utilizzando una garza sterile o un tampone di cotone pulito per alcuni minuti è la prima cosa da fare. Mantenere la pressione costante senza controllare continuamente se il sanguinamento si è fermato, poiché questo può disturbare la formazione del coagulo.
Sciacquare la bocca con acqua fredda può aiutare a constringere i vasi sanguigni e ridurre il sanguinamento. Evitare acqua troppo fredda che potrebbe causare sensibilità dentale.
Applicare una bustina di tè nero umida e fredda sulla zona sanguinante può essere efficace. Il tè nero contiene tannini che hanno proprietà astringenti e possono aiutare la coagulazione.
Evitare di sciacquare vigorosamente la bocca o sputare con forza, poiché queste azioni possono rimuovere il coagulo che si sta formando e prolungare il sanguinamento.
Se si sta usando il filo interdentale quando inizia il sanguinamento, interrompere temporaneamente e riprendere con maggiore delicatezza una volta che il sanguinamento si è fermato.
Evitare cibi e bevande caldi nelle ore successive al sanguinamento, poiché il calore può dilatare i vasi sanguigni e favorire una ripresa dell’emorragia.
Perché quando mi lavo i denti esce sangue dalle gengive
Se le gengive sanguinano regolarmente durante lo spazzolamento, questo è quasi sempre un segno di infiammazione gengivale. La placca batterica che si accumula lungo il margine gengivale provoca una risposta infiammatoria che rende i tessuti più fragili e propensi a sanguinare.
Paradossalmente, molte persone di fronte al sanguinamento tendono a spazzolare meno quella zona o a evitare il filo interdentale, peggiorando il problema. Questo permette un ulteriore accumulo di placca e un’intensificazione dell’infiammazione.
Una tecnica di spazzolamento scorretta può contribuire al problema. Movimenti troppo vigorosi, pressione eccessiva o l’uso di setole troppo dure possono traumatizzare le gengive anche in assenza di infiammazione significativa.
L’uso iniziale del filo interdentale, specialmente se si inizia dopo un lungo periodo senza utilizzarlo, può causare sanguinamento temporaneo. Questo è normale e generalmente si risolve dopo alcuni giorni di uso regolare e corretto, man mano che le gengive si abituano e l’infiammazione si riduce.
Se il sanguinamento persiste dopo due settimane di igiene orale accurata e delicata, è necessario consultare un dentista per una valutazione professionale e una pulizia dentale.
Perché non bisogna sottovalutare il sanguinamento?
Il sanguinamento gengivale non è mai normale e non dovrebbe essere considerato un evento accettabile. Rappresenta un campanello d’allarme che indica la presenza di infiammazione e, se trascurato, può evolvere in problemi più seri.
La gengivite, se non trattata, progredisce in parodontite. Questa malattia causa la distruzione progressiva del legamento parodontale e dell’osso che sostiene i denti, portando a mobilità dentale e, nei casi avanzati, alla perdita dei denti. La parodontite è una delle principali cause di perdita dentale negli adulti.
Le ricerche scientifiche hanno dimostrato che la salute orale è strettamente collegata alla salute generale. La parodontite è associata a un aumentato rischio di malattie cardiovascolari, diabete non controllato, complicanze in gravidanza come parto prematuro e basso peso alla nascita, e malattie respiratorie.
I batteri presenti nelle tasche parodontali possono entrare nel circolo sanguigno e contribuire all’infiammazione sistemica, influenzando negativamente altre condizioni di salute.
Ignorare il sanguinamento gengivale significa permettere a un processo infiammatorio cronico di persistere, con conseguenze che vanno ben oltre la bocca.
Trattamento e prevenzione
Il trattamento del sanguinamento gengivale dipende dalla causa sottostante. Nella maggior parte dei casi, il miglioramento dell’igiene orale è il primo passo fondamentale. Spazzolare i denti due volte al giorno per almeno due minuti utilizzando uno spazzolino a setole morbide e un dentifricio al fluoro è essenziale.
La tecnica di spazzolamento corretta prevede movimenti delicati dalla gengiva verso il dente, con un’angolazione di circa 45 gradi rispetto al margine gengivale. Evitare movimenti orizzontali aggressivi.
L’uso quotidiano del filo interdentale o degli scovolini interdentali è indispensabile per rimuovere la placca tra i denti, dove lo spazzolino non arriva. Questa pratica dovrebbe essere eseguita almeno una volta al giorno, preferibilmente la sera prima di coricarsi.
I collutori antisettici contenenti clorexidina possono essere utili nel trattamento della gengivite, ma dovrebbero essere usati per periodi limitati e sotto supervisione del dentista, poiché un uso prolungato può causare pigmentazione dei denti.
La pulizia dentale professionale è fondamentale. Anche con un’ottima igiene orale domiciliare, il tartaro si forma inevitabilmente e può essere rimosso solo dal dentista o dall’igienista dentale. Si raccomanda di sottoporsi a una pulizia professionale almeno ogni sei mesi, o più frequentemente in presenza di malattia parodontale.
Nei casi di parodontite, possono essere necessari trattamenti più invasivi come il curettage sottogengivale, la levigatura radicolare o, nei casi più gravi, la chirurgia parodontale.
Smettere di fumare migliora drasticamente la salute gengivale e la risposta al trattamento parodontale.
Una dieta equilibrata ricca di vitamine, in particolare vitamina C da agrumi, fragole, peperoni e verdure a foglia verde, e vitamina K da broccoli, spinaci e cavoli, sostiene la salute gengivale.
Controllare il diabete attraverso un adeguato controllo glicemico riduce il rischio di complicanze parodontali.
Le gengive sanguinanti sono un problema comune ma non dovrebbe essere normalizzato o ignorato. Rappresentano un segnale che richiede attenzione e azione. Con una corretta igiene orale, visite dentistiche regolari e attenzione ai fattori di rischio, è possibile prevenire e trattare efficacemente il sanguinamento gengivale, proteggendo non solo la salute della bocca ma anche il benessere generale dell’organismo.