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Perché sento un fischio all’orecchio e cos’è l’acufene

L’acufene, comunemente descritto come un fischio all’orecchio, è un disturbo uditivo che colpisce milioni di persone in tutto il mondo. Si manifesta come la percezione di suoni in assenza di fonti sonore esterne e può avere un impatto significativo sulla qualità della vita. In questo articolo esploreremo cos’è l’acufene, le sue possibili cause, i sintomi, i rimedi disponibili e quando è necessario consultare un medico.

Cos’è l’acufene

L’acufene, o tinnito, è la percezione di rumori o suoni che non provengono dall’ambiente esterno. Questi suoni possono manifestarsi in un solo orecchio o in entrambi, possono essere continui o intermittenti, e variano in intensità da persona a persona.

Il termine deriva dal latino “tinnire”, che significa “suonare” o “tintinnare”, e si riferisce alla sensazione soggettiva di udire suoni in assenza di stimoli acustici esterni. Non è una malattia in sé, ma piuttosto un sintomo che può essere associato a diverse condizioni mediche.

Tipi di acufene

L’acufene può essere classificato in diversi modi:

In base alla percezione

  • Acufene soggettivo: è la forma più comune e può essere percepito solo dalla persona che ne soffre. È generalmente dovuto a problemi dell’orecchio interno o del nervo acustico.
  • Acufene oggettivo: è una forma rara che può essere udita anche dal medico durante un esame. È spesso causato da disturbi vascolari, muscolari o dell’articolazione temporo-mandibolare.

In base alla localizzazione

  • Acufene unilaterale: percepito in un solo orecchio
  • Acufene bilaterale: percepito in entrambe le orecchie
  • Acufene centrale: percepito al centro della testa

In base alla durata

  • Acufene acuto: temporaneo, dura meno di tre mesi
  • Acufene subcronico: dura da tre a dodici mesi
  • Acufene cronico: persistente, dura più di dodici mesi

Cause dell’acufene

Le cause dell’acufene sono molteplici e in alcuni casi possono coesistere. Le più comuni includono:

Danni all’apparato uditivo

  • Esposizione a rumori intensi: traumi acustici acuti (esplosioni, concerti) o cronici (ambienti di lavoro rumorosi)
  • Presbiacusia: perdita dell’udito legata all’invecchiamento
  • Tappo di cerume: l’accumulo di cerume può causare pressione e acufene

Cause vascolari

L’acufene pulsante o vascolare è spesso sincronizzato con il battito cardiaco e può essere causato da:

  • Ipertensione arteriosa
  • Aterosclerosi (indurimento e restringimento delle arterie)
  • Malformazioni artero-venose
  • Tumori del glomo giugulare (paragangliomi)

Cause cervicali

L’acufene può essere associato a problemi della colonna cervicale:

  • Ernie cervicali
  • Artrosi cervicale
  • Tensioni muscolari del collo
  • Sindrome da colpo di frusta

Patologie dell’orecchio

  • Otite media o esterna
  • Malattia di Ménière
  • Otosclerosi
  • Neurinoma dell’acustico (tumore benigno del nervo vestibolare)

Farmaci ototossici

Alcuni farmaci possono causare o aggravare l’acufene:

  • Antibiotici aminoglicosidici (gentamicina, streptomicina)
  • Farmaci antinfiammatori non steroidei in dosi elevate
  • Alcuni chemioterapici
  • Diuretici dell’ansa (furosemide)
  • Salicilati in dosi elevate

Altre condizioni mediche

  • Disturbi dell’articolazione temporo-mandibolare
  • Alterazioni metaboliche (diabete, disturbi tiroidei)
  • Anemia
  • Allergie
  • Stress e ansia

Sintomi dell’acufene

Il principale sintomo dell’acufene è la percezione di suoni in assenza di stimoli esterni. Questi suoni possono manifestarsi in diversi modi:

  • Fischio: un suono acuto e persistente
  • Ronzio: un rumore di fondo continuo
  • Fruscio: simile al suono del vento o di foglie
  • Sibilo: un suono acuto e intermittente
  • Pulsazione: un suono ritmico sincronizzato con il battito cardiaco
  • Tintinnio: simile al suono di campanelli

Oltre al suono principale, l’acufene può essere accompagnato da:

  • Ipoacusia (riduzione dell’udito)
  • Iperacusia (ipersensibilità ai suoni)
  • Vertigini o problemi di equilibrio
  • Sensazione di orecchio pieno o chiuso
  • Difficoltà di concentrazione
  • Disturbi del sonno
  • Irritabilità e ansia
  • Depressione (soprattutto nei casi cronici severi)

Quando l’acufene è preoccupante

Sebbene nella maggior parte dei casi l’acufene non sia sintomo di condizioni gravi, alcune caratteristiche possono suggerire la necessità di un’attenzione medica immediata:

  • Acufene a insorgenza improvvisa, soprattutto se unilaterale
  • Acufene accompagnato da perdita dell’udito rapida
  • Acufene pulsante sincronizzato con il battito cardiaco
  • Acufene associato a vertigini intense
  • Acufene che compare dopo un trauma cranico
  • Acufene unilaterale persistente che peggiora progressivamente

Acufene da cervicale: una connessione importante

La colonna cervicale e l’apparato uditivo hanno connessioni neurologiche e vascolari significative. L’acufene associato a problemi cervicali presenta alcune caratteristiche specifiche:

  • Variazione con la posizione della testa e del collo
  • Associazione con dolore cervicale o rigidità
  • Miglioramento temporaneo con massaggi o terapie manuali al collo
  • Comparsa o peggioramento dopo traumi cervicali

Per determinare se l’acufene è di origine cervicale, il medico potrebbe eseguire:

  • Esame obiettivo della colonna cervicale
  • Test di mobilità cervicale
  • Radiografie o risonanza magnetica della colonna cervicale
  • Valutazione posturale

Acufene pulsante e vascolare: quando preoccuparsi

L’acufene pulsante, sincronizzato con il battito cardiaco, merita particolare attenzione. Può essere dovuto a:

  • Alterazioni della pressione arteriosa
  • Anomalie vascolari come stenosi o malformazioni
  • Tumori vascolari come il paraganglioma

Questo tipo di acufene richiede generalmente una valutazione approfondita che può includere:

  • Esame obiettivo con otoscopio e auscultazione
  • Esami di imaging vascolare (ecoDoppler, angio-RM, angio-TC)
  • Monitoraggio della pressione arteriosa

Acufene all’orecchio destro o sinistro: c’è differenza?

L’acufene può manifestarsi in un solo orecchio (unilaterale) o in entrambi (bilaterale). Alcune considerazioni:

  • Acufene bilaterale: più spesso associato a cause sistemiche come l’esposizione al rumore, farmaci ototossici, presbiacusia o stress
  • Acufene unilaterale: richiede maggiore attenzione, soprattutto se persistente, poiché potrebbe essere associato a patologie specifiche dell’orecchio o del nervo acustico

Non esiste una differenza clinica significativa tra acufene destro e sinistro, ma la lateralità è un’informazione importante per la diagnosi.

Rimedi per l’acufene: cosa funziona davvero

Il trattamento dell’acufene dipende dalla causa sottostante. Quando non è possibile eliminare completamente il disturbo, esistono strategie per gestirlo efficacemente:

Trattamenti medici

  • Rimozione del cerume in caso di tappo
  • Terapia farmacologica per le condizioni sottostanti (infezioni, ipertensione, ecc.)
  • Cambiamento o sospensione di farmaci ototossici (sempre sotto controllo medico)
  • Terapia sonora: utilizzo di generatori di rumore bianco o apparecchi acustici speciali
  • Terapia cognitivo-comportamentale (TCC): aiuta a modificare la reazione emotiva all’acufene
  • Terapia di riabilitazione dell’acufene (TRT): combinazione di counseling e terapia sonora

Approcci integrativi

  • Agopuntura: alcuni studi mostrano benefici in alcuni pazienti
  • Stimolazione magnetica transcranica: in fase di studio per casi selezionati
  • Biofeedback: aiuta a controllare le reazioni fisiche allo stress
  • Mindfulness e tecniche di rilassamento: riducono l’impatto dell’acufene sulla qualità della vita

Rimedi e abitudini quotidiane

  • Evitare l’esposizione a rumori intensi
  • Utilizzo di protezioni uditive in ambienti rumorosi
  • Attività fisica regolare per migliorare la circolazione
  • Evitare o limitare alcol, nicotina e caffeina
  • Mantenere un adeguato apporto di vitamine, in particolare B12 e zinco
  • Tecniche di mascheramento: musica di sottofondo, fontane d’acqua, ventilatori
  • Evitare il silenzio assoluto che può accentuare la percezione dell’acufene

Quali esami fare in caso di acufene

La diagnosi dell’acufene richiede generalmente:

Valutazione audiologica

  • Esame audiometrico tonale: valuta la soglia uditiva alle diverse frequenze
  • Impedenzometria: misura la mobilità del timpano e la funzione della tuba di Eustachio
  • Acufenometria: caratterizza il tipo di acufene (frequenza e intensità)
  • Otoemissioni acustiche: valutano la funzione delle cellule ciliate esterne
  • Potenziali evocati uditivi: misurano la trasmissione del segnale lungo le vie uditive

Esami di imaging

  • Risonanza magnetica dell’encefalo e dell’orecchio interno
  • Angio-RM o angio-TC per sospetti disturbi vascolari
  • Radiografie o RM della colonna cervicale in caso di sospetta origine cervicale

Altri esami

  • Esami ematici: profilo lipidico, funzionalità tiroidea, glicemia, emocromo
  • Monitoraggio della pressione arteriosa
  • Valutazione dell’articolazione temporo-mandibolare

A chi rivolgersi per l’acufene

Il percorso diagnostico dell’acufene coinvolge diversi specialisti:

  • Medico di base: per una prima valutazione
  • Otorinolaringoiatra: specialista di riferimento per i disturbi dell’orecchio
  • Audiologo: per la valutazione dell’udito
  • Neurologo: in caso di sospette cause neurologiche
  • Chirurgo vascolare: per l’acufene di origine vascolare
  • Fisiatra o fisioterapista: per l’acufene di origine cervicale
  • Psichiatra o psicologo: per il supporto psicologico e la terapia cognitivo-comportamentale

L’acufene è un disturbo complesso che può avere un impatto significativo sulla qualità della vita. Sebbene in molti casi non sia possibile eliminarlo completamente, una diagnosi accurata e un approccio terapeutico multidisciplinare possono aiutare a gestirlo efficacemente e a ridurne l’impatto sulla vita quotidiana.