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Congiuntivite: cause, sintomi e rimedi per l’infiammazione dell’occhio

La congiuntivite è una delle affezioni oculari più comuni che colpisce persone di tutte le età. Si tratta di un’infiammazione della congiuntiva, la membrana trasparente che riveste la parte interna delle palpebre e la superficie anteriore del bulbo oculare.

Sebbene raramente grave, questa condizione può causare fastidio significativo e, in alcuni casi, essere altamente contagiosa.

Cos’è la congiuntivite

La congiuntiva è una sottile membrana mucosa che svolge funzioni protettive e lubrificanti per l’occhio. Quando questa membrana si infiamma, i vasi sanguigni al suo interno si dilatano, provocando il caratteristico arrossamento dell’occhio che rappresenta il segno più evidente della congiuntivite.

Questa infiammazione può interessare uno o entrambi gli occhi e può manifestarsi in forme diverse a seconda della causa scatenante. La congiuntivite può essere acuta, con insorgenza improvvisa e durata breve, oppure cronica, caratterizzata da sintomi persistenti che si protraggono per settimane o mesi.

L’occhio rosso è il sintomo più riconoscibile, ma la congiuntivite si accompagna spesso ad altri disturbi come prurito, bruciore, lacrimazione abbondante o secrezioni che possono rendere difficile aprire gli occhi al risveglio.

Cause della congiuntivite

Le cause della congiuntivite sono molteplici e identificarle correttamente è fondamentale per impostare il trattamento più appropriato. La congiuntivite virale rappresenta la forma più comune ed è causata da virus, spesso gli stessi responsabili del raffreddore comune o di altre infezioni delle vie respiratorie superiori.

Questa forma è estremamente contagiosa e si trasmette facilmente attraverso il contatto diretto con le secrezioni oculari o con oggetti contaminati. Gli adenovirus sono i patogeni più frequentemente coinvolti, ma anche virus come herpes simplex o varicella-zoster possono causare congiuntivite.

La congiuntivite batterica è provocata da batteri come Staphylococcus aureus, Streptococcus pneumoniae o Haemophilus influenzae. Questa forma tende a produrre secrezioni dense e purulente di colore giallo-verdastro ed è anch’essa contagiosa, sebbene generalmente meno della forma virale.

La congiuntivite allergica si manifesta in persone sensibili a pollini, acari della polvere, peli di animali o altre sostanze allergeniche. A differenza delle forme infettive, non è contagiosa e tende a presentarsi stagionalmente o in seguito all’esposizione all’allergene specifico. Colpisce tipicamente entrambi gli occhi contemporaneamente.

La congiuntivite irritativa è causata dall’esposizione a sostanze irritanti come cloro delle piscine, fumo, inquinamento atmosferico, shampoo, cosmetici o agenti chimici. Anche la prolungata esposizione a schermi digitali o l’uso improprio di lenti a contatto possono irritare la congiuntiva.

Esistono anche forme più rare di congiuntivite, come quella causata da clamidia nei neonati o negli adulti sessualmente attivi, o quella associata a malattie sistemiche come l’artrite reumatoide.

Tipi di Congiuntivite
Tipo Secrezioni Prurito Occhi Coinvolti Altri Sintomi Contagiosa? Durata
VIRALE Acquose, chiare Lieve Inizia in 1, poi spesso entrambi Raffreddore, mal di gola ✓✓✓ MOLTO 1-3 settimane
BATTERICA Dense, giallo-verde, appiccicose Moderato Uno o entrambi Palpebre incollate al risveglio ✓✓ SÌ 3-7 giorni (con antibiotici)
ALLERGICA Chiare, filamentose Intenso Entrambi contemporaneamente Starnuti, naso che cola ✗ NO Finché c’è esposizione all’allergene
IRRITATIVA Lacrimazione Lieve/assente Uno o entrambi Bruciore, dopo esposizione (cloro, fumo) ✗ NO 24-48 ore
⚠️ Consulta subito un medico se:
• Dolore intenso all’occhio
• Visione offuscata o ridotta
• Sensibilità estrema alla luce
• Sintomi che peggiorano dopo 2-3 giorni
• Occhio molto gonfio e rosso

Sintomi della congiuntivite

Riconoscere i sintomi della congiuntivite è generalmente semplice. L’arrossamento dell’occhio è il segno più evidente: la parte bianca dell’occhio appare rosa o rossa a causa della dilatazione dei vasi sanguigni congiuntivali.

Il prurito è particolarmente intenso nella forma allergica, dove rappresenta spesso il sintomo predominante. La sensazione può essere così forte da indurre a strofinarsi continuamente gli occhi, peggiorando l’infiammazione.

La lacrimazione eccessiva è comune in tutte le forme di congiuntivite. Gli occhi producono lacrime in abbondanza come meccanismo di difesa contro l’irritazione o l’infezione.

Le secrezioni variano a seconda del tipo di congiuntivite. Nella forma virale sono generalmente acquose o leggermente mucose, nella forma batterica sono dense, purulente e di colore giallo-verde, mentre nella forma allergica sono solitamente chiare e filamentose.

La sensazione di corpo estraneo nell’occhio, come se ci fosse sabbia o polvere, è un sintomo frequente. Questa percezione è causata dall’infiammazione della congiuntiva che diventa irregolare e ruvida.

La fotofobia, ovvero l’ipersensibilità alla luce, può accompagnare le forme più intense di congiuntivite. Gli occhi tendono a chiudersi involontariamente quando esposti a luci intense.

Al risveglio, le palpebre possono essere incollate dalle secrezioni secche accumulate durante la notte. Questo fenomeno è particolarmente evidente nella congiuntivite batterica.

Il gonfiore delle palpebre può manifestarsi in tutti i tipi di congiuntivite, ma è più marcato nelle forme allergiche e in quelle batteriche severe.

Come si fa a capire se si ha la congiuntivite

Distinguere una semplice irritazione oculare da una vera congiuntivite e identificarne la causa non è sempre immediato. L’arrossamento dell’occhio accompagnato da altri sintomi come prurito, secrezioni o lacrimazione suggerisce fortemente la presenza di congiuntivite.

La presenza di secrezioni purulente, particolarmente evidenti al risveglio, indica solitamente una forma batterica. Se le secrezioni sono chiare e acquose, associate a sintomi di raffreddore, è più probabile una forma virale.

Un prurito intenso che colpisce entrambi gli occhi, soprattutto in persone con storia di allergie o in determinati periodi dell’anno, orienta verso una congiuntivite allergica.

Se i sintomi si manifestano dopo l’esposizione a sostanze irritanti come cloro, fumo o prodotti chimici, si tratta probabilmente di una congiuntivite irritativa.

In caso di dubbio, soprattutto se i sintomi sono severi, se la vista risulta alterata o se si prova dolore significativo, è importante consultare un medico. Alcune condizioni più serie, come l’uveite o il glaucoma acuto, possono inizialmente essere scambiate per congiuntivite.

Cosa fare

Il trattamento della congiuntivite dipende dalla causa sottostante. Per la forma virale, non esistono farmaci specifici poiché l’infezione deve fare il suo corso naturale. Il trattamento è principalmente sintomatico e prevede l’uso di lacrime artificiali per alleviare il fastidio e mantenere l’occhio lubrificato.

Gli impacchi freddi applicati sugli occhi chiusi per 10-15 minuti più volte al giorno possono ridurre il gonfiore e dare sollievo. È importante utilizzare compresse pulite e non riutilizzarle per evitare la diffusione dell’infezione.

La pulizia accurata degli occhi è fondamentale in tutte le forme di congiuntivite. Utilizzare garze sterili o dischetti di cotone imbevuti di soluzione fisiologica o acqua bollita e raffreddata per rimuovere delicatamente le secrezioni. Usare una garza diversa per ogni occhio e pulire sempre dall’angolo interno verso l’esterno.

Per la congiuntivite batterica, il medico può prescrivere colliri o pomate antibiotiche. È essenziale completare l’intero ciclo di trattamento anche se i sintomi migliorano prima, per evitare ricadute e lo sviluppo di resistenze batteriche.

Nella congiuntivite allergica, i colliri antistaminici rappresentano il trattamento di elezione per controllare il prurito e l’arrossamento. In alcuni casi possono essere utili anche antistaminici per via orale. I colliri a base di cromoglicato di sodio possono essere utilizzati come prevenzione nelle forme stagionali.

I colliri decongestionanti possono dare sollievo temporaneo riducendo il rossore, ma non dovrebbero essere utilizzati per periodi prolungati poiché possono causare effetto rebound, peggiorando paradossalmente l’arrossamento.

Evitare di strofinare gli occhi è cruciale, anche se il prurito è intenso. Strofinare aumenta l’irritazione, può favorire la diffusione dell’infezione all’altro occhio e, nelle forme infettive, aumenta il rischio di contagio ad altre persone.

Se si utilizzano lenti a contatto, è necessario sospenderne l’uso fino alla completa guarigione della congiuntivite. Le lenti possono trattenere batteri o virus e prolungare l’infezione.

Quanto dura

La durata della congiuntivite varia notevolmente in base alla causa. La congiuntivite virale tende a durare da una a tre settimane. I sintomi sono generalmente più intensi nei primi giorni e migliorano gradualmente. In alcuni casi, soprattutto se causata da adenovirus, può persistere anche per quattro settimane.

La congiuntivite batterica, se trattata con antibiotici appropriati, migliora solitamente entro pochi giorni. Senza trattamento, può durare da una a due settimane. È importante notare che anche con il trattamento, i sintomi possono richiedere alcuni giorni prima di ridursi significativamente.

La congiuntivite allergica persiste finché l’esposizione all’allergene continua. Nelle forme stagionali legate ai pollini, può durare settimane o mesi. Con un trattamento adeguato, i sintomi possono essere controllati efficacemente.

La congiuntivite irritativa si risolve rapidamente una volta eliminata la sostanza irritante, generalmente entro 24-48 ore.

Prevenzione

La prevenzione della congiuntivite si basa principalmente su misure igieniche rigorose. Lavarsi frequentemente le mani con acqua e sapone è la regola più importante, soprattutto prima di toccare gli occhi o il viso.

Evitare di toccare o strofinare gli occhi con le mani non lavate riduce drasticamente il rischio di trasmissione di virus e batteri. Questa abitudine è particolarmente importante durante i periodi di maggiore circolazione di virus respiratori.

Non condividere asciugamani, federe, trucchi per gli occhi, colliri o lenti a contatto con altre persone. Questi oggetti possono facilmente trasmettere infezioni oculari.

Per chi indossa lenti a contatto, seguire scrupolosamente le norme igieniche per la loro manutenzione: lavarsi sempre le mani prima di maneggiarle, sostituirle secondo le indicazioni, pulire e disinfettare regolarmente il contenitore, e non dormire con le lenti se non specificamente progettate per questo uso.

In caso di allergie note, cercare di limitare l’esposizione agli allergeni. Mantenere le finestre chiuse durante i periodi di alta concentrazione pollinica, utilizzare purificatori d’aria in casa, lavare frequentemente lenzuola e federe, e fare la doccia prima di andare a letto per rimuovere i pollini dai capelli.

Se si è già affetti da congiuntivite infettiva, alcune precauzioni evitano la diffusione ad altri. Rimanere a casa dal lavoro o dalla scuola nei primi giorni quando la contagiosità è massima, evitare piscine e palestre, utilizzare asciugamani personali e lavarli quotidianamente ad alte temperature.

Perché si prende: le cause

Le vie di trasmissione della congiuntivite variano a seconda del tipo. Le forme virali e batteriche si trasmettono principalmente attraverso il contatto diretto con le secrezioni oculari di persone infette. Toccare superfici contaminate e poi portare le mani agli occhi è un meccanismo di trasmissione estremamente comune.

La trasmissione può avvenire anche attraverso goccioline respiratorie emesse con tosse o starnuti, soprattutto quando la congiuntivite è associata a infezioni delle vie respiratorie superiori.

Nei bambini, la congiuntivite si diffonde rapidamente in ambienti come asili e scuole dove il contatto stretto è frequente e le misure igieniche possono essere meno rigorose.

La congiuntivite allergica non si trasmette da persona a persona ma è il risultato di una reazione eccessiva del sistema immunitario a sostanze normalmente innocue. La predisposizione genetica gioca un ruolo importante: chi ha familiari con allergie ha maggiori probabilità di sviluppare congiuntivite allergica.

L’esposizione prolungata a fattori irritanti ambientali, come l’inquinamento atmosferico o il fumo di sigaretta, può indebolire le difese naturali della congiuntiva e renderla più suscettibile alle infiammazioni.

La congiuntivite è un disturbo comune ma gestibile che nella maggior parte dei casi si risolve senza complicazioni. Riconoscere tempestivamente i sintomi, adottare le appropriate misure igieniche e seguire il trattamento indicato dal medico sono i pilastri per una rapida guarigione e per prevenire la diffusione dell’infezione ad altre persone.