
Gengive che sanguinano: cause, sintomi e cosa fare
Le gengive che sanguinano rappresentano uno dei segnali più comuni di problemi gengivali, spesso sottovalutato ma che richiede attenzione. Questo sintomo può indicare condizioni che variano dall’infiammazione lieve a patologie più serie che, se trascurate, possono compromettere la salute dei denti e del parodonto.
Cosa sono le gengive che sanguinano

Le gengive sanguinanti si manifestano tipicamente durante lo spazzolamento dei denti o l’uso del filo interdentale, ma possono anche sanguinare spontaneamente nei casi più gravi. Il sanguinamento gengivale è un segnale che indica la presenza di infiammazione dei tessuti gengivali.
Le gengive sane hanno un colore rosa corallo, una consistenza soda e una superficie compatta che aderisce strettamente ai denti. Quando le gengive sono infiammate, cambiano aspetto diventando più rosse, gonfie e sensibili al tatto.
Il sanguinamento gengivale non dovrebbe mai essere considerato normale, nemmeno se occasionale. Rappresenta sempre un segnale che i tessuti gengivali stanno reagendo a un’irritazione o a un processo infiammatorio in corso.
La prevalenza del sanguinamento gengivale è molto alta nella popolazione: si stima che circa il 50% degli adulti sperimenti questo sintomo in qualche momento della vita, rendendolo uno dei problemi dentali più comuni.
Cause principali delle gengive che sanguinano
Le cause del sanguinamento gengivale sono molteplici e spesso correlate a fattori locali che determinano infiammazione dei tessuti. La placca batterica rappresenta la causa più comune e importante di questo disturbo.
La placca dentale è una pellicola appiccicosa composta da batteri, residui alimentari e saliva che si deposita continuamente sui denti. Se non rimossa efficacemente con l’igiene orale quotidiana, si accumula lungo il margine gengivale causando infiammazione.
La gengivite rappresenta lo stadio iniziale della malattia gengivale, caratterizzata da infiammazione reversibile delle gengive. In questa fase, i tessuti gengivali sono arrossati, gonfi e tendono a sanguinare facilmente durante lo spazzolamento.
La parodontite è lo stadio avanzato della malattia gengivale, in cui l’infiammazione si estende ai tessuti di supporto dei denti. In questa condizione, oltre al sanguinamento, si verifica la perdita di attacco parodontale e riassorbimento osseo.
Altre cause del sanguinamento gengivale
Oltre alle cause infettive, esistono fattori sistemici che possono determinare sanguinamento gengivale. Le carenze vitaminiche, particolarmente di vitamina C e vitamina K, possono compromettere la salute gengivale.
I cambiamenti ormonali durante gravidanza, pubertà, menopausa o ciclo mestruale possono rendere le gengive più sensibili e predisposte al sanguinamento. La gengivite gravidica è particolarmente comune nel secondo trimestre.
Alcuni farmaci possono aumentare il rischio di sanguinamento gengivale, inclusi anticoagulanti, antiaggreganti piastrinici e alcuni immunosoppressori. Anche farmaci che causano ipertrofia gengivale possono favorire il sanguinamento.
Le malattie sistemiche come diabete, leucemia, disturbi della coagulazione e alcune patologie autoimmuni possono manifestarsi con sanguinamento gengivale come sintomo precoce o associato.
Sintomi associati
I sintomi che accompagnano le gengive sanguinanti forniscono informazioni importanti sulla natura e gravità del problema. L’arrossamento gengivale è tipicamente il primo segno visibile di infiammazione.
Il gonfiore gengivale è evidente lungo il margine delle gengive che appaiono più voluminose e tese. Le gengive possono perdere il loro normale aspetto compatto e presentare una superficie lucida.
La sensibilità o dolore gengivale può accompagnare il sanguinamento, particolarmente durante lo spazzolamento o la masticazione. Nei casi più avanzati, le gengive possono essere dolenti anche a riposo.
L’alitosi o cattivo odore persistente è spesso associato al sanguinamento gengivale, causato dall’accumulo di batteri e dalla decomposizione dei tessuti infiammati.
Cosa fare quando le gengive sanguinano
Quando si nota sanguinamento gengivale, la prima azione è intensificare l’igiene orale con tecniche corrette. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, non bisogna interrompere lo spazzolamento nelle zone sanguinanti.
Lo spazzolamento deve essere eseguito con tecnica appropriata, utilizzando uno spazzolino a setole morbide con movimenti delicati ma efficaci. La pressione eccessiva può danneggiare ulteriormente le gengive già infiammate.
L’uso del filo interdentale è fondamentale per rimuovere la placca dagli spazi interdentali dove lo spazzolino non arriva. Inizialmente può causare sanguinamento, ma con l’uso costante e corretto, il sanguinamento tende a ridursi.
Gli sciacqui con collutori antibatterici possono essere utili come supporto all’igiene meccanica, ma non sostituiscono mai lo spazzolamento e l’uso del filo interdentale.
Quando consultare il dentista
È importante rivolgersi al dentista quando il sanguinamento gengivale persiste nonostante un’igiene orale accurata, o quando si associa ad altri sintomi preoccupanti.
Il sanguinamento spontaneo delle gengive, che si verifica senza stimoli meccanici, richiede sempre valutazione professionale immediata. Questo può indicare uno stadio avanzato di malattia parodontale.
La presenza di pus tra i denti e le gengive, il distacco delle gengive dai denti o la mobilità dentale sono segnali di allarme che richiedono intervento odontoiatrico urgente.
Il sanguinamento persistente che non migliora entro 7-10 giorni dall’intensificazione dell’igiene orale deve essere valutato da un professionista per escludere cause sistemiche o condizioni più gravi.
Trattamenti professionali
Il trattamento professionale delle gengive sanguinanti inizia sempre con una valutazione completa dello stato di salute orale. L’igiene dentale professionale rappresenta il primo step terapeutico fondamentale.
La detartrasi o ablazione del tartaro rimuove i depositi mineralizzati sopra e sotto il margine gengivale che non possono essere eliminati con la normale igiene domiciliare. Questa procedura riduce significativamente l’infiammazione gengivale.
Il levigamento radicolare può essere necessario nei casi di parodontite, dove è necessario rimuovere il tartaro sottogengivale e levigare le superfici radicolari per favorire la riattacco delle gengive.
In alcuni casi selezionati possono essere necessarie terapie antibiotiche locali o sistemiche per controllare l’infezione batterica, sempre in associazione alla terapia meccanica.
Rimedi naturali
Alcuni rimedi naturali possono supportare il trattamento delle gengive sanguinanti, ma non sostituiscono mai la terapia professionale e l’igiene orale corretta.
Gli sciacqui con acqua e sale possono aiutare a ridurre l’infiammazione gengivale grazie alle proprietà antisettiche del sale. Si prepara sciogliendo mezzo cucchiaino di sale in un bicchiere di acqua tiepida.
L’olio di cocco utilizzato con la tecnica dell’oil pulling può avere effetti antimicrobici e antinfiammatori. La pratica consiste nel risciacquare la bocca con un cucchiaio di olio per 10-15 minuti.
Il gel di aloe vera applicato sulle gengive può favorire la guarigione grazie alle sue proprietà lenitive e cicatrizzanti. È importante utilizzare gel puro senza additivi.
Prevenzione del sanguinamento gengivale
La prevenzione rappresenta la strategia più efficace per evitare il sanguinamento gengivale. Un’igiene orale scrupolosa quotidiana è la base della salute gengivale.
Lo spazzolamento dovrebbe essere eseguito almeno due volte al giorno per almeno due minuti, utilizzando uno spazzolino con setole morbide e dentifricio al fluoro. La tecnica corretta è fondamentale.
L’uso quotidiano del filo interdentale o degli scovolini interdentali è essenziale per rimuovere la placca dagli spazi tra i denti dove lo spazzolino non arriva efficacemente.
Le visite odontoiatriche regolari ogni 6-12 mesi permettono di identificare precocemente problemi gengivali e di eseguire sedute di igiene professionale per mantenere la salute orale.
Alimentazione e salute gengivale
L’alimentazione gioca un ruolo importante nella salute delle gengive. Una dieta equilibrata ricca di vitamine e minerali supporta la salute dei tessuti gengivali e la risposta immunitaria.
La vitamina C è essenziale per la sintesi del collagene e la salute dei tessuti connettivi. Alimenti ricchi di vitamina C includono agrumi, kiwi, fragole, peperoni e broccoli.
Gli alimenti croccanti come mele, carote e sedano hanno un effetto detergente naturale sui denti e stimolano la produzione di saliva, che ha proprietà protettive.
È importante limitare zuccheri e carboidrati fermentabili che favoriscono la crescita batterica nella cavità orale. Ridurre il consumo di bevande zuccherate e snack frequenti protegge la salute gengivale.
Stile di vita e fattori di rischio
Lo stile di vita influenza significativamente la salute gengivale. Il fumo di sigaretta rappresenta uno dei principali fattori di rischio per le malattie gengivali.
Il fumo riduce l’afflusso di sangue alle gengive, compromette la risposta immunitaria e maschera i segni di infiammazione gengivale riducendo il sanguinamento. I fumatori hanno un rischio maggiore di sviluppare parodontite.
Lo stress cronico può compromettere il sistema immunitario e aumentare la suscettibilità alle infezioni gengivali. La gestione dello stress attraverso tecniche di rilassamento può beneficiare la salute orale.
Il controllo del diabete è fondamentale per la salute gengivale, poiché livelli glicemici elevati favoriscono le infezioni e compromettono la guarigione dei tessuti.
Gengive sanguinanti nei bambini
Le gengive sanguinanti nei bambini richiedono particolare attenzione. Spesso sono causate da spazzolamento inadeguato o troppo vigoroso, ma possono anche indicare problemi che necessitano di intervento.
L’eruzione dentale può causare temporaneo sanguinamento e infiammazione gengivale nei bambini piccoli. Questo è generalmente transitorio e si risolve spontaneamente.
L’educazione all’igiene orale fin dalla tenera età è fondamentale per prevenire problemi gengivali. I genitori dovrebbero supervisionare lo spazzolamento fino ai 7-8 anni.
Le visite pediatriche odontoiatriche dovrebbero iniziare dal primo anno di vita e proseguire regolarmente per monitorare la salute orale e instaurare buone abitudini.