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Gli occhi rossi, da cosa sono provocati

Gli occhi rossi rappresentano uno dei disturbi oculari più frequenti, un sintomo che almeno una volta nella vita colpisce praticamente tutti. L’arrossamento può essere lieve e transitorio oppure intenso e persistente, accompagnato da altri fastidi come prurito, bruciore o lacrimazione. Conoscere le cause degli occhi rossi aiuta a capire quando si tratta di un problema banale e quando invece è opportuno rivolgersi a uno specialista.

Perché gli occhi diventano rossi

L’arrossamento oculare è dovuto alla dilatazione dei piccoli vasi sanguigni presenti nella congiuntiva, la sottile membrana trasparente che riveste la parte bianca dell’occhio e l’interno delle palpebre. Quando questi vasi si dilatano, diventano più visibili e conferiscono all’occhio quel tipico aspetto arrossato.

Questa vasodilatazione rappresenta una risposta dell’organismo a svariati stimoli, che possono essere di natura irritativa, infettiva, allergica o legati a condizioni più complesse. Nella maggior parte dei casi si tratta di situazioni benigne che si risolvono spontaneamente, ma talvolta l’arrossamento può essere il segnale di patologie che richiedono attenzione medica.

Le cause più comuni degli occhi rossi

Molteplici fattori possono provocare l’arrossamento oculare. Alcuni sono legati ad abitudini quotidiane e fattori ambientali, altri a vere e proprie condizioni patologiche.

Affaticamento e mancanza di sonno

Una delle cause più frequenti di occhi rossi è la stanchezza oculare. Trascorrere molte ore davanti a schermi di computer, tablet e smartphone riduce la frequenza dell’ammiccamento, ovvero il battito delle palpebre che normalmente distribuisce il film lacrimale sulla superficie oculare. Questo porta a secchezza e irritazione con conseguente arrossamento.

La mancanza di sonno aggrava ulteriormente il problema. Durante il riposo notturno gli occhi si rigenerano e si idratano naturalmente. Dormire poco o male impedisce questo processo di recupero, causando occhi stanchi, arrossati e con una fastidiosa sensazione di pesantezza.

Fattori ambientali e irritativi

L’esposizione a fumo di sigaretta, smog, polvere, vento e aria condizionata può irritare la superficie oculare provocando arrossamento. Anche il cloro delle piscine e l’acqua salata del mare sono comuni responsabili di occhi rossi temporanei.

L’uso prolungato di lenti a contatto, specialmente se non adeguatamente pulite o indossate oltre il tempo consigliato, riduce l’ossigenazione della cornea e favorisce l’irritazione. Cosmetici scaduti o di scarsa qualità applicati vicino agli occhi possono altresì scatenare reazioni irritative.

Secchezza oculare

La sindrome dell’occhio secco è una condizione sempre più diffusa, caratterizzata da una produzione insufficiente o da un’eccessiva evaporazione del film lacrimale. Gli occhi non adeguatamente lubrificati diventano rossi, irritati e possono dare una sensazione di corpo estraneo o sabbia. Questa condizione è più frequente con l’avanzare dell’età, nelle donne in menopausa e in chi assume determinati farmaci.

Le patologie che causano occhi rossi

Oltre ai fattori irritativi, diverse condizioni patologiche possono manifestarsi con arrossamento oculare.

Congiuntivite

La congiuntivite è l’infiammazione della congiuntiva e rappresenta una delle cause più comuni di occhi rossi. Può avere origine virale, batterica o allergica, e ciascuna forma presenta caratteristiche specifiche.

La congiuntivite virale, spesso associata a raffreddore, causa arrossamento, lacrimazione abbondante e sensazione di fastidio. È molto contagiosa e tende a risolversi spontaneamente in una o due settimane.

La forma batterica si distingue per la presenza di secrezioni dense e giallastre che tendono ad accumularsi, specialmente al risveglio, incollando talvolta le palpebre. Richiede generalmente un trattamento con colliri antibiotici.

La congiuntivite allergica colpisce chi è sensibile a pollini, acari, peli di animali o altri allergeni. Si manifesta con occhi rossi, prurito intenso, lacrimazione e spesso si accompagna a starnuti e congestione nasale.

Blefarite

La blefarite è l’infiammazione del bordo palpebrale, la zona dove originano le ciglia. Provoca arrossamento, gonfiore delle palpebre, formazione di crosticine alla base delle ciglia e sensazione di bruciore. Spesso si associa a disfunzione delle ghiandole di Meibomio, responsabili della produzione della componente lipidica delle lacrime.

Uveite

L’uveite è un’infiammazione dell’uvea, la struttura vascolare dell’occhio che comprende iride, corpo ciliare e coroide. È una condizione più seria che causa occhi rossi, dolore oculare, fotofobia e visione offuscata. Richiede una valutazione specialistica tempestiva per evitare complicanze. In alcuni casi può essere associata a malattie autoimmuni sistemiche.

Glaucoma acuto

Il glaucoma ad angolo chiuso rappresenta un’emergenza oculistica. Si manifesta con arrossamento intenso, dolore oculare severo, nausea, visione di aloni colorati attorno alle luci e rapido calo della vista. Richiede un intervento medico immediato per evitare danni permanenti al nervo ottico.

Cosa fare quando si hanno gli occhi rossi

L’approccio corretto dipende dalla causa sottostante. Per l’arrossamento lieve dovuto a stanchezza o irritazione ambientale, alcuni rimedi possono offrire sollievo rapido.

Riposare gli occhi facendo pause frequenti durante il lavoro al computer aiuta a ridurre l’affaticamento. La regola del 20-20-20 suggerisce di distogliere lo sguardo dallo schermo ogni 20 minuti, fissando un punto a circa 20 metri di distanza per almeno 20 secondi.

Le lacrime artificiali rappresentano un valido aiuto per idratare la superficie oculare e alleviare la secchezza. Sono disponibili in farmacia senza ricetta e possono essere utilizzate più volte al giorno. Preferire formulazioni senza conservanti riduce il rischio di ulteriori irritazioni.

Applicare impacchi freschi sugli occhi chiusi dona sollievo in caso di gonfiore e irritazione. È importante evitare di strofinare gli occhi, gesto che peggiora l’infiammazione e può favorire infezioni.

Se si portano lenti a contatto, è consigliabile sospenderne l’uso fino alla risoluzione del problema e verificare che siano correttamente pulite e non danneggiate.

Quando consultare un medico

Sebbene la maggior parte dei casi di occhi rossi si risolva spontaneamente o con semplici accorgimenti, alcune situazioni richiedono una valutazione medica.

È opportuno rivolgersi a un oculista quando l’arrossamento persiste oltre due o tre giorni senza miglioramenti, quando si associa a dolore oculare significativo, quando la vista risulta offuscata o ridotta, quando sono presenti secrezioni abbondanti e purulente oppure quando si è subito un trauma all’occhio.

Una visita urgente è necessaria in presenza di dolore intenso, importante calo visivo improvviso, forte sensibilità alla luce o se l’arrossamento compare dopo interventi chirurgici oculari. In questi casi un ritardo nella diagnosi potrebbe compromettere la salute dell’occhio.

Il medico oculista, attraverso un esame completo, potrà identificare la causa dell’arrossamento e indicare il trattamento più appropriato, che può variare da semplici colliri lubrificanti a terapie antinfiammatorie o antibiotiche specifiche.